Sono tanti i cibi ricchi di antiossidanti, ma spesso non se ne assume una quantità sufficiente
Gli antiossidanti sono dei composti ampiamente contenuti in diversi alimenti che hanno il ruolo di ritardare e limitare i processi di invecchiamento in quanto svolgono la funzione di neutralizzare i radicali liberi prodotti dal nostro organismo.
I radicali liberi che si formano a partire dall’ossigeno, accelerano i processi di invecchiamento cellulare, e favoriscono l’insorgenza di alcune malattie e alcune forme tumorali. Il nostro organismo riesce a tenere sotto controllo queste sostanze così dannose attraverso la presenza e l’attività degli antiossidanti che sebbene siano molto diffusi in natura (verdura e frutta), non sempre vengono consumati nella loro forma attiva, in quanto molto spesso vengono disattivati durante le varie fasi di trasformazione dell’alimento.
Da qui infatti sorge l’esigenza di integrare la dieta con antiossidanti naturali o di sintesi quali per esempio la vitamina C ed E, fenoli, tocoferoli e carotenoidi, ecc al fine di aumentare le difese da parte dell’organismo.
Fra le sostanze dotate di maggiore attività antiossidante c’è il beta carotene estratto in particolare da microalghe verdi del genere Dunaliella, ed utilizzato frequentemente come integratore.
La vitamina C, composto antiossidante per eccellenza, insieme alla vitamina E, ed altre sostanze con analoga funzione, sono largamente presenti, negli agrumi nella frutta e nella verdura, soprattutto cruda, in quanto i processi di cottura possono alterare questa importante attività.
Per fare qualche esempio, gli alimenti più ricchi di antiossidanti sono: succo di uva, tutte le specie di cavolo, mirtilli, prugne, fragole, spinaci, barbabietola, succo di pompelmo e di arancia, uva nera, peperoni, susine, ecc.
Oggi è attribuita grande importanza a queste vitamine come fattore di protezione principalmente nei confronti di patologie cardiovascolari e neoplastiche, ma non solo, ci sono dei recenti studi che stanno indagando la funzione protettiva di questi antiossidanti anche nel contrastare l’infertilità.
I dati ottenuti dagli studi epidemiologici sui rapporti fra dieta e infertilità concordano nel confermare un minor rischio nelle persone che consumano alimenti ricchi di queste sostanze.
Uno studio di qualche mese fa supporta proprio questa ipotesi: esiste un’associazione positiva tra l’assunzione di cibi ricchi in antiossidanti e la qualità dello sperma nei giovani maschi.
In Europa nell’ultimo decennio vi è stato un preoccupante calo della qualità del liquido seminale e in particolar modo una riduzione del numero degli spermatozoi; questo potrebbe essere dovuto ad esposizioni ambientali pericolose quali l’inquinamento, lo stile di vita, e l’alimentazione.
Per quanto riguarda quest’ultimo fattore, svolgono un’azione “anticoncezionale” l’eccesivo uso di caffeina, grassi saturi, alimenti a base di soia e isoflavoni di soia.
Sebbene gli alimenti presenti in natura possano essere molto ricchi in antiossidanti, in questo studio per ottenere questi risultati così esplicativi, sono stati utilizzati degli integratori che contengono delle dosi più elevate rispetto alla semplice dieta.
A questo studio hanno partecipato 215 giovani universitari dai 18 ai 23 anni in buone condizioni di salute, ed è stato chiesto loro attraverso dei semplici questionari quanto spesso avevano consumato determinati alimenti nell’ultimo anno. I risultati di quest’analisi dimostrano un’associazione positiva tra l’assunzione di diversi nutrienti antiossidanti (criptoxantina, vitamina C, licopene e b-carotene), e il numero totale di spermatozoi mobili nei giovani ragazzi. In particolar modo si è riscontrato un notevole aumento del liquido spermatico in corrispondenza di una maggiore assunzione di vitamica C, licopene e b-carotene.
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