Secondo uno studio condotto sul Vecchio Continente, l'alimentazione degli under 18 non è ottimale
Giovani e obesi. Un problema che sta interessando sempre più adolescenti in Europa. Per questo è stato realizzato Helena ovvero Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence, uno studio finanziato dalla Commissione Europea della durata di 5 anni, con l’obiettivo di conoscere le attitudini e le abitudini degli adolescenti in materia alimentare, per poi avere un quadro generale dello stato di salute degli adolescenti in Europa. Lo scopo di questo progetto è la prevenzione, in quanto si pensa che la gran parte delle malattie che poi sopraggiungono in età più avanzata siano il risultato di un’alimentazione e di uno stile di vita sbagliato già nei primi decenni di vita.
L’obesità è un’epidemia che purtroppo oggi colpisce sempre più i giovani, con ripercussioni primarie sulla salute del bambino, e secondarie che si riferiscono a problematiche legate più alla sfera sociale e psicologica, derivante da questa condizione.
Helena è uno studio basato su un campionamento trasversale, cioè un'analisi su una porzione di popolazione, nel caso specifico, gli adolescenti tra i 12,5 e 16,5 anni appartenenti a 10 diversi paesi dell’Unione Europea.
Il progetto ha avuto una durata di 5 anni su un campione iniziale composto da circa 3.000 adolescenti europei. Lo studio valutava il comportamento alimentare al fine di rilevare le scelte nutrizionali e le loro preferenze attraverso la trascrizione da parte degli adolescenti stessi degli alimenti e delle bevande consumati nel corso delle 24 ore precedenti (24h recall).
I risultati di questo studio mostrano che l’assunzione di cibo da parte dei giovani europei non è del tutto ottimale, ed è interessante osservare come questi valori si discostino da quelli presenti nelle linee guida e da quelli previsti nella Piramide Alimentare. In particolare, lo studio ha rilevato che gli adolescenti mangiano meno della metà della quantità consigliata di frutta e verdura e meno dei due terzi della quantità di latte e latticini, e consumano invece molta più carne (e prodotti della carne), grassi e dolci di quelli raccomandati.
Quindi i risultati di questo studio confermano il fatto che bisogna sollecitare la necessità di migliorare le abitudini alimentari e lo stile di vita dei nostri adolescenti, al fine di mantenere un buono stato di salute in età avanzata. La chiave per la promozione della salute e la prevenzione da malattie in età adolescenziale e non, è l’assunzione di una dieta equilibrata e variegata che comprenda tutta la gamma di nutrienti, facendo attenzione a non eccedere nel consumo di alimenti quali grassi, dolci, carni, insaccati ecc.
Un altro punto focale è l’attività fisica che se svolta con la giusta assiduità (3 volte a settimana), può garantire un’ottimale mantenimento del peso corporeo e contribuire ad un migliore stato di salute dell’organismo stesso. Cosa molto importante è che l’attività fisica deve essere scelta sulla base di una propria preferenza, in quanto deve essere svolta con piacere e non essere eseguita come un obbligo dai ragazzi.
< Prec. | Succ. > |
---|