Il periodo fertile può essere calcolato con vari metodi e di seguito elencheremo quelli più comuni:
- La temperatura basale: consiste nel calcolare ogni giorno la temperatura corporea e quando questa è leggermente superiore alla norma quel giorno coinciderebbe con l’ovulazione. Questo metodo, sebbene molto utilizzato, è poco affidabile in quanto la temperatura può salire quando l’ovulazione è già avvenuta.
- Metodo Billings: consiste nel valutare l’abbondanza e la filanza del muco cervicale; nel periodo dell’ovulazione questi due parametri sono entrambi elevati.
- Stick per l’urina: è un metodo alquanto costoso, ma consente di saggiare il livello dell’ormone LH (ormone luteinizzante) presente nelle urine che aumenta notevolmente 20-24 ore prima dell’ovulazione.
In generale una donna con un ciclo regolare di 28 giorni ovula intorno al 13°- 14° giorno a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. Pertanto è consigliabile un rapporto sessuale qualche giorno prima dell’ovulazione considerando che gli spermatozoi sopravvivono nel tratto genitale femminile fino a 3 giorni. Avere rapporti molto frequenti, nel tentativo di aumentare le probabilità di concepimento, è invece un mito da sfatare. Numerosi studi infatti hanno dimostrato che ripetuti prelievi quotidiani di sperma riducono sensibilmente il numero di spermatozoi anche se quelli che vengono eiaculati sono in teoria i migliori a livello di motilità e morfologia; in base a ciò è consigliabile anche solo un rapporto al giorno, possibilmente non programmato in un orario preciso per evitare condizioni di stress da parte del partener.
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