Come l’assunzione di micronutrienti può influenzare positivamente le capacità riproduttive.
La maggioranza delle coppie che si sottopongono a tecniche di fecondazione assistita o a terapie per l’infertilità, assume spesso molteplici integratori.
La domanda che sorge spontanea è se effettivamente questi integratori possano influenzare positivamente l’esito del tentativo di fecondazione assistita (IUI, ICSI etc.).
In risposta a questo quesito troviamo un recente articolo, dato dalla revisione della letteratura attraverso i database Embase e PubMed, nel quale i ricercatori sintetizzano le prove cliniche dell'effetto dei micronutrienti (che costituiscono gli integratori) e sull’esito del trattamento di fecondazione assistita. Lo studio è stato pubblicato il 25 Agosto 2017 sulla rivista RMB Online.
Ai 467 pazienti sono stati somministrati integratori da soli o combinati con altri nutrienti come parte della terapia per l’infertilità.
Si è visto come le coppie che avevano fatto uso di micronutrienti (in particolare antiossidanti) durante il trattamento di fecondazione, abbiano dato effetti promettenti sui risultati clinici del IVF.
Inoltre si evidenzia l’importanza dell’assunzione di integratori non solo da parte della donna, ma in egual modo anche da parte del partner maschile; infatti nell’uomo l’assunzione di micronutrienti, riduce notevolmente i danni ossidativi agli spermatozoi di pazienti infertili, migliorandone il numero e altri parametri spermatici come la motilità.
I micronutrienti ‘antiossidanti’ contenuti nella maggior parte degli integratori che si prescrivono durante il periodi della terapia, risultano così importanti nel trattamento di questi pazienti, in quanto si tratta di sostanze chimiche che vanno a rallentare o addirittura prevenire l’ossidazione di altri elementi.
Per fare due esempi pratici possiamo vedere come l’assunzione di due vitamine risulti essenzialmente basilare per tutti coloro che sono in terapia per l’infertilità.
La vitamina D può avere un impatto positivo sui risultati della fecondazione assistita, sulla probabilità di concepimento e quindi di gravidanza specie nel trattamento dell’endometriosi, nella sindrome dell’ovaio policistico e altre alterazioni endocrine.
In questo studio nello specifico, livelli più elevati di vitamina D sono stati associati ad un aumento del tasso di gravidanza clinica in seguito a una terapia IVF, al contrario più di due terzi delle donne infertili risultano essere carenti di vitamina D rispetto al popolazione generale.
Nell’uomo si è visto come questa sia interessata nella formazione della cellula spermatozoo e nel suo conseguente sviluppo.
Anche la somministrazione di vitamina E nelle donne e negli uomini ha dimostrato di influenzare positivamente le capacità riproduttive non solo riducendo il tempo per raggiungere la gravidanza nelle donne, ma è stata anche accertata per migliorare la motilità degli spermatozoi e ridurre i danni ossidativi ad essi associati.
In conclusione questo articolo stabilisce come i micronutrienti sembrano influenzare i risultati positivi delle coppie sottoposte a trattamenti di fertilità, e questo lo conferma e sostiene la pratica del nostro centro ‘ Biofertility’.
Già da molto tempo, infatti, è nostro uso somministrare alle coppie che si affidano a noi una terapia che consta di diversi integratori, i quali variano in base a delle valutazioni e constatazioni che la nostra equipe va a studiare nel corso dello studio del piano terapeutico della coppia stessa.
Noi spesso suggeriamo anche altri integratori come la melatonina ai nostri pazienti.
Ovviamente anche l’assunzione degli integratori rientra nel concetto di personalizzare la terapia dei pazienti al quale il nostro centro è particolarmente attento.
Infatti non è utile somministrare a tutti indistintamente grandi quantitativi di antiossidanti perché a volte se l’ossidazione è eccessivamente ridotta può danneggiare le stesse cellule. Ci vuole appunto un giusto equilibrio dei micronutrienti da attuare caso per caso.
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