In questo caso non si può intervenire chirurgicamente. L’unica soluzione è la fecondazione assistita
L’endometriosi può colpire anche la zona intestinale. In questo caso si tratta di endometriosi del “colon-retto”. A differenza della patologia che colpisce la zona pelvica, dove il problema dell’infertilità può essere in parte risolto mediante chirurgia laparoscopica, nell’endometriosi del colon-retto non esistono ancora indicazioni chirurgiche che possano risolvere questo problema.
Ma quanto incide l’endometriosi intestinale nell’infertilità? A questo proposito è stato effettuato uno studio il cui scopo era quello di valutare la percentuale di gravidanze in pazienti affette da endometriosi colon-rettale (non sottoposte a nessun tipo di chirurgia) a seguito di ciclo di fecondazione assistita (FIVET-ICSI). Lo studio ha analizzato 75 pazienti con diagnosi di infertilità dovuta ad endometriosi colon rettale ed i risultati hanno dimostrato che, senza l’ausilio di alcun intervento chirurgico, i cicli di fecondazione assistita determinano un significativo aumento del tasso di gravidanza. In base a ciò possiamo concludere che ci sono buone speranze di concepimento da parte di tutte quelle pazienti affette da questa patologia.
L'endometriosi è una malattia cronica e complessa, caratterizzata dalla presenza anomala di endometrio (tessuto di rivestimento uterino) in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, oltre che nell’intestino.
Poiché il tessuto endometriale, sotto gli effetti degli ormoni, si sfalda durante la mestruazione, le pazienti affette da questa patologia sono soggette a sanguinamenti interni, infiammazioni croniche, aderenze ed infertilità. Nelle donne con endometriosi grave associata ad alterazione dell’anatomia pelvica, l’incidenza dell’infertilità è elevata perché la malattia compromette i meccanismi di captazione dell’ovocita dopo l’ovulazione e del suo trasporto nella tuba.
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