L'infertilità nei paesi del Mediterraneo

 
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Il problema illustrato dal prof. Manna al XX Congresso F.I.G.O.

infertilit-500x2002L’infertilità nei 20 paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo risente di notevoli differenze socioeconomiche e culturali che esistono ma anche di alcune somiglianze che ne fanno un soggetto di grande interesse.

Su una popolazione complessiva di circa 495 milioni di abitanti si calcola che le persone infertili siano quasi 10 milioni, considerando un’incidenza media di questo problema nel 9% di nelle coppie in età riproduttiva. Il tasso di fertilità ossia il numero medio di bambini per donna nei vari paesi è risultato essere molto variabile. Da 2,9 dell’Egitto ( il più alto) si scende a livelli intorno all’1,2 di Italia e Spagna (i più bassi); in Francia risulta essere 2 , In Turchia 2,1 ed in Israele 2,4. Un confronto con paesi non mediterranei ci indica che viceversa negli Stati Uniti è 2 ed in Germania 1,4 mentre in Polonia 1,3. Se allo stesso modo guardiamo all’età media in cui le donne hanno il primo bambino risulta che ancora una volta l’Egitto vanta un primato con 22,1 anni al primo figlio mentre all’altro estremo in Italia risulta di 28,6 e in Spagna addirittura di 29,3. Sempre come metro di paragone questa età risulta di 25,6 anni negli Stati Uniti e di 28,7 in Svezia.

Per quanto riguarda le cause di infertilità queste sembrano essere simili nei vari paesi per quelle ovulatorie (20-30%) e maschili (30-40%) ma risultano esserci notevoli differenze quando si vanno ad analizzare quelle tubariche tra un paese come l’Egitto (45%) e gli altri (15-25%) e quelle inspiegate (solo il 5% in Egitto e fino al 25 % in Grecia). Probabilmente ciò è dovuto alla ancora notevole diffusione delle malattie infettive pelviche nelle donne egiziane che vengono così afflitte da una maggior occlusione delle tube.

Passando al fronte delle terapie nell’infertilità la fecondazione assistita può essere considerata come un metro di paragone dello sforzo medico nell’affrontare il problema. Il numero di centri che praticano queste tecniche appare molto variabile secondo dati diffusi dall’IFFS per l’anno 2010 risultando l’Italia quello con il maggior numero di centri ( 290 ) ed a seguire la Spagna (182) e la Francia ((106) ma anche la Turchia (116). Ne vantano molti anche altri paesi soprattutto considerata la loro scarsa popolazione : Israele ( 30), Grecia ( 60), Libano ( 20), Cipro (10). Consideriamo tuttavia che il numero di centri nei piccoli paesi è anche influenzato dal fenomeno del cosiddetto “turismo riproduttivo” ossia quello di coppie che si recano in altri paesi per svolgere tecniche che nel proprio non sono ammesse. A questo proposito si rileva che la donazione di gameti non è ammessa praticamente in tutti i paesi islamici che si affacciano nel mediterraneo ma anche in Italia che islamica non è. Alcune rilevanti particolarità riguardano il Libano dove è ammessa la donazione di ovociti ma non quella di spermatozoi e la Turchia dove non solo è proibita la donazione di entrambi i gameti ma viene sanzionata la coppia che svolge all’estero questa pratica.

Cattura

Il numero maggiore di cicli di fecondazione assistita si svolge in Francia (oltre 68.000 all’anno) poi in Italia (oltre 47.000 ) e poi in Turchia ( quasi 44.000) che rappresenta il secondo paese più popoloso del bacino del mediterraneo (quasi 69 milioni di abitanti) dopo l’Egitto (oltre 76 milioni). V. Tabella 1. Riguardo i costi delle tecniche di fecondazione assistita anche qui esiste una notevole variabilità nelle strutture private tra i paesi del Mediterraneo: dagli 800 euro dell’Egitto ai 3.500-5.000 dell’Italia.

Infine non si deve sottovalutare la percezione del fenomeno infertilità nelle coppie dei vari paesi ed il loro atteggiamento quando si deve affrontare questo problema. Basti pensare ad alcuni paesi nord europei come la Svezia dove è proibito con la fecondazione in vitro trasferire più di un embrione in utero per il timore di gravidanze gemellari mentre in molt paesi nord africani ed in Egitto il rischio materno-fetale di gravidanza multipla viene valutato assai diversamente e si accetta anche in donne giovani il transfer di numerosi embrioni.

 

Questo articolo è redatto da una sintesi della relazione che il Prof. Claudio Manna ha tenuto il 10 Ottobre al Congresso Mondiale della F.I.G.O. ( Federazione Internazionale Ginecologi Ostetrici ) per la Mediterranean Society of Reproductive Medicine (MSRM) tenutosi a Roma sull’Infertilità nei paesi del Mediterraneo.

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Twitter: @Claudio_Manna

 

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