L’influenza dell’obesità femminile sui gameti (ovociti), sugli embrioni e sulla ricettività endometriale.
E’ noto che l’obesità femminile compromette sia la riproduzione naturale che quella assistita. Tuttavia, non era sino ad ora stata valutata separatamente l’influenza dell’obesità sui gameti, sugli embrioni e sulla ricettività endometriale.
Sembra che l’obesità femminile non influisca sulla qualità di sviluppo dell’embrione come si è visto dalle immagini in movimento ottenute con tecnica “ time-lapse “ nel corso di un recente studio.
In questo studio preliminare durato due anni infatti, effettuato dal Prof. M.Meseguer dell’Istituto Valenciano di Infertilità dell’Università di Valencia in Spagna, sono stati valutati proprio i parametri dinamici della qualità embrionale nelle donne obese per la prima volta con l’analisi “ time-lapse” .
Sono stati perciò confrontati gli embrioni di tre gruppi di pazienti. Sono stati analizzate le immagini di singoli embrioni in 89 pazienti , di cui 71 embrioni provenienti da 13 donne obese infertili, 242 embrioni da 45 donne infertili normopeso e 111 embrioni provenienti da 31 donazioni di ovociti di donne fertili normopeso .
I parametri dinamici, cioè i tempi delle divisioni cellulari degli embrioni, sono stati controllati con l'utilizzo di un incubatore metabolico fornito di una fotocamera integrata e progettata per acquisire automaticamente le immagini a intervalli di tempo definiti, denominato sistema “time-lapse”. Lo schema cronologico dei tempi delle divisioni cellulari ed altre caratteristiche erano stati opportunamente registrati.
Lo studio ha dimostrato, che gli embrioni di donne infertili sia obese che normopeso presentano modelli di divisioni simili tra loro. Invece lo studio ha mostrato che i processi di divisione embrionale nelle donne infertili si verificano più lentamente rispetto a quelli degli embrioni che provengono da ovociti donati da donne fertili.
Hum. Reprod. (2013) 28 (3)
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