La fecondazione in vitro garantisce maggiori probabilità di ottenere una gravidanza rispetto ad altre tecniche di fecondazione assistita
Quando si scopre di essere infertili e magari la causa non si trova come comportarsi al meglio per raggiungere il risultato sperato? Tra i tipi più comuni di terapie in questi casi c’è l’inseminazione uterina IUI con la stimolazione ovarica oppure tecniche più complesse come la Fivet o la ICSI. Ma qual è il migliore?
Il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia della McGill University di Montreal in Canada ha cercato di dare una risposta a questa domanda per le donne over 40. I ricercatori hanno rivisto i risultati retrospettivi di inseminazioni intrauterine (IUI) effettuate in centinaia di donne dai 40 anni in su, che presentavano una ridotta riserva ovarica oppure che avevano avuto diagnosi di infertilità inspiegata.
Il gruppo considerato era ricorso ad un trattamento con inseminazione intrauterina (IUI) accoppiata alla stimolazione ovarica con il clomifene ( semplici compresse) o con gonadotropine (iniezioni di ormoni). I loro risultati sono stati confrontati con quelli di donne sottoposte alla Fecondazione in vitro (Fivet/ICSI) o al trattamento di maturazione in vitro degli ovociti (IVM). Quest’ultima è una tecnica avanzata e particolare di Fecondazione in vitro con la quale gli ovociti vengono prelevati dalle ovaie nei primi giorni del ciclo naturale senza stimolazione.
Le caratteristiche delle donne erano tutte simili nelle varie tipologie di trattamento preso in considerazione: IUI, Fecondazione in vitro e IVM. Dall’analisi dei dati si è riscontrato che non ci sono state gravidanze cliniche nei trattamenti effettuati usando il clomifene e nelle donne sottoposte a maturazione in vitro degli ovociti o IVM. Al contrario nel gruppo di donne che aveva fatto l’IUI con le gonadotropine si era avuto il 2,6% di gravidanze e il 2,6% di nati vivi, mentre nel gruppo che aveva effettuato la fecondazione in vitro (Fivet o ICSI) si erano ottenute il 16,9% di gravidanze con il 13,7 % di nati.
In pratica, da questo studio risalterebbe il fatto che il trattamento con una tecnica complessa come la Fivet o ICSI è più efficace per le donne sopra i 40 anni rispetto al ricorso alla semplice IUI o all’IVM, Quindi utilizzare altri sistemi che non siano la Fecondazione in Vitro ritarderebbe inutilmente la possibilità di concepire da parte di donne oltre i 40 anni specie quando presentano una ridotta riserva ovarica.
Da Reproductive BioMedicine Online
Vol.24 - Febbraio 2012
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