Si chiama “pregnancy brain” o “mommy brain” lo stato mentale della donna in gravidanza. Si tratta di un’espressione inglese che indica un particolare periodo della vita della donna contraddistinto da disturbi della concentrazione e della memoria ma non solo.
Secondo Lucattini, psichiatra e psicoanalista, la donna sarebbe caratterizzata da tipici livelli ormonali, che oltre a causare, nei primissimi periodi della gravidanza, sbalzi d’umore e nervosismo, con il tempo producono degli effetti positivi sull’umore. La gravidanza diventa allora, per la maggior parte delle donne, una fase della vita molto simile a quella dell’innamoramento in cui il cervello è sovraeccitato per la presenza di endorfine e di altre sostanze che oltre a creare uno stato di affaticamento producono una sensazione di benessere generale. Ma c’è di più: sembrerebbe che i mutamenti del cervello della donna, secondo gli studi condotti da Flavia Coffari, psicoterapeuta e sessuologa, continuerebbero a essere presenti anche con la nascita del bambino e molto probabilmente per il resto della vita della donna.
Secondo la Coffari, infatti, “è esperienza condivisa quella di sviluppare un'acutezza uditiva che permette alla mamma di svegliarsi al minimo vagito del bebè senza risentire della notte passata insonne o quasi. Non solo: ad ascoltare le esperienze di alcune donne, sembrerebbe esserci qualcosa di più, lo sviluppo di una sorta di "telepatia" che sveglia e rende vigile la neo-mamma addirittura qualche minuto prima che il bimbo pianga perché ha fame o male al pancino”.
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