Uno studio evidenzia come lo stress e l'ansia siano capaci di rendere le donne meno fertili
Lo stress riduce la fertilità nelle donne. Ma non la depressione. Sono giunti a queste conclusioni alcuni ricercatori come S.Matthiesen del Dipartimento di Psicologia e H.J. Ingerslev della Clinica per la Fertilità dell’Università danese “Aarhus”, i quali hanno condotto una revisione sistematica dei risultati degli studi sulle associazioni tra disagio, stress e angoscia (misurata come ansia e depressione), considerando i dati raccolti sulle pazienti di fecondazione assistita.
La comparazione di questa serie di questi studi ha permesso di valutare la relazione tra fattori psicologici e gli esiti delle tecniche di fecondazione assistita. I due ricercatori hanno comparato ben 31 studi di questo tipo ed hanno evidenziato una lieve correlazione tra stress e minor tasso di gravidanza clinica. Invece, non sembra esserci un'associazione tra stato di depressione e la capacità di rimanere incinta.
Il limite di questa ricerca è stato quello di avere a disposizione per l’analisi dati provenienti dai vari studi che non erano simili per selezione dei pazienti. La loro eterogeneità era notevole per l’età media, per la durata media dell'infertilità e per tipologia dei pazienti infertili che si avvicinavano alle tecniche di fecondazione assistita. Tuttavia, i due ricercatori sono riusciti a estrapolare un dato importante: le coppie che iniziavano il percorso e quindi facevano per la prima volta il tentativo di fecondazione erano meno ansiose e stressate rispetto a chi aveva più tentativi alle spalle. Una percentuale elevata di coppie al primo tentativo può quindi aver abbassato il livello di associazione tra disagio psicologico e approccio alla riproduzione assistita nella valutazione dei risultati di questa ricerca.
In conclusione, possiamo dire che, nel loro insieme, l’influenza dello stress e angoscia sull’esito della fecondazione assistita non appaiono particolarmente rilevanti. Tuttavia andrebbe ritrovata una conferma in dati più omogenei.
Hum. Reprod. (2011) 26 (10): 2763-2776.
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