I controlli per il tumore alla prostata – secondo le linee guida europee – devono scattare subito dopo i cinquant’anni. A sottolinearlo ai microfoni di Vita che Nasce è il professor Vincenzo Mirone, urologo e segretario generale della Società italiana di Urologia.
"Almeno una volta l’anno – spiega – il paziente deve controllare il psa (un indicatore prostatico potenzialmente associato al tumore, ndr) totale, libero e frazionato. Se invece c’è una "familiarità" per cancro della prostata – conclude - i controlli devono essere anticipati a 45 anni".
Il tumore alla prostata resta il più diffuso nell’uomo con trentamila nuovi casi ogni anno e ottomila decessi. Dati che lo avvicinano al cancro alla mammella nella donna e gli fanno guadagnare il triste primato di "secondo tumore per mortalità".
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