E’ stata sufficiente la sentenza della Corte Costituzionale sulla Legge 40 per far aumentare nuovamente la percentuale di successo delle tecniche di fecondazione assistita. Lo sostiene Paolo Levi Setti dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano, intervenuto lunedì 28 giugno al Convegno dell’Eshre (Societa’ Europea di embriologia e fertilità umana) che si è concluso oggi a Roma.
Il ginecologo milanese, in collaborazione con L’Istitututo Superiore di Sanità, ha eseguito uno studio retrospettivo, analizzando 3.274 cicli effettuati presso la sua clinica prima e dopo le modifiche alla legge da parte della Consulta. Levi Setti ha riscontrato un incremento delle gravidanze di oltre il 3%. Se prima della sentenza il tasso era pari al 20,42%, dopo l’intervento della suprema Corte e’ salito al 23,49%.
Il numero di ovociti utilizzati, di embrioni disponibili all’impianto e di pazienti che hanno effettuato il trasferimento di almeno un embrione è stato significativamente più elevato dopo l’eliminazione delle precedenti restrizioni. La possibilità di congelare gli embrioni introdotta con le modifiche alla legge, ha ridotto il numero delle pazienti alle quali non era possibile impiantare alcun embrione.
Secondo Levi Setti, inoltre, vi è stata una sensibile diminuzione dei parti trigemellari: “Questo è incoraggiante dal momento che per la madre e per il bambino i rischi associati alle nascite multiple sono elevati”. Secondo il ginecologo milanese, “il fattore chiave è avere a disposizione più embrioni per il trasferimento”.
Da questi dati, ancora da verificare e approfondire con ulteriori riscontri, emerge che oggi in Italia è possibile ottenere un tasso di gravidanza uguale a quello che si riscontrava prima dell’introduzione della Legge 40, ma con una popolazione di pazienti significativamente più anziana. “Questo è uno sviluppo incoraggiante per le coppie”, spiega Luca Gianaroli, presidente dell’Eshre. “Continueremo a monitorare la situazione nella speranza che si rafforzi il trend positivo verso un successo sempre maggiore delle tecniche di fecondazione assistita nel nostro paese”.
Ora la comunità scientifica è in attesa di sapere quali effetti avrà la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha ritenuto inammissibile il divieto totale di fecondazione eterologa, divieto considerato incompatibile con la Convezione Europea dei Diritti dell’Uomo. Anche l’ultimo punto ancora in piedi della Legge 40 rischia, quindi, di crollare.
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