Ancora oggi l'origine dei fibromi (detti anche miomi) è sconosciuta. Disturbi ormonali che coinvolgono in vario grado gli ormoni estrogeni, il GH (ormone della crescita) ed i fattori di crescita, possono esserne le cause. Diversi studi condotti finora hanno dimostrato che nei fibromi la presenza di recettori degli ormoni estrogeni è molto più alta che nel miometrio circostante (parte muscolare della parete uterina).
L' ipotesi è che gli estrogeni siano i mediatori della crescita. Infatti, con l'arrivo della menopausa, si assiste molto spesso ad una riduzione dei fibromi, mentre la gravidanza provoca, al contrario, una crescita più veloce, soprattutto nel primo trimestre di gestazione (fino alla 14sima settimana). Un ruolo importante è sicuramente svolto anche da un altro ormone, il progesterone. Infatti, si osserva un aumento della divisione delle cellule miometriali dell'utero nella fase secretiva del ciclo mestruale, cioè dopo l'ovulazione. Come tutte le cellule dell'utero, anche quelle deI mioma aumentano di numero e di dimensioni. Ecco perché il mioma generalmente cresce di volume durante la gravidanza.
Come conseguenza dell’aumento del volume dell’utero, un fibromioma può cambiare la sua posizione nel tempo. In gravidanza questo può accadere con maggiore frequenza. Infatti, per un aumento di volume dell'utero e dell'acqua tra le sue cellule, un fibromioma intramurale (della parete uterina) può essere spinto fuori e diventare così sottoserioso (superficiale). A volte questo fenomeno è accompagnato da una sintomatologia acuta dolorosa di varia durata ed intensità. Se il fibroma sottosieroso è attaccato solo in piccola parte alla parete con un peduncolo. Se questo si torce si ha una sintomatologia dolorosa acuta.
Tra i problemi che destano maggiore preoccupazione quando ci sono fibromi in gravidanza, la minaccia d’aborto. Questa complicanza è tanto maggiore quanto più è grande il fibroma. Se i miomi raggiungono 5 centimetri, il parto prematuro si può verificare sino al 20% dei casi. Se, invece, il mioma supera i 7,5 cm questa percentuale sale al 28%.
La minaccia di parto pre-termine (prima della 35esima settimana) può essere anche causata dalla rottura prematura delle membrane, che è più frequente in gravide con fibromi uterini. Un altro rischio è rappresentato dal distacco di placenta, che si verifica quando i fibromi si sviluppano nella porzione uterina in cui essa è impiantata.
Tuttavia possiamo tranquillizzare le future mamme sulla normalità della crescita fetale. Infatti, questa non sembra essere condizionata dalla presenza dei miomi uterini e che si osservano svariate gravidanze con un esito normale sia per la madre che per il neonato in donne portatrici di fibromi.
La terapia dei fibromiomi in gravidanza è, per quanto possibile, conservativa cioè non si consiglia la loro rimozione chirurgica durante la gravidanza e persino durante il parto effettuato con taglio cesareo.
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