L’utero unicorne è la più rara delle malformazioni uterine (1-2% dei casi). In questo caso è presente solo la metà dell’utero, con una sola tuba e una sola ovaia. L'altra metà manca del tutto o compare un altro corno abbozzato, spesso non comunicante col resto dell'utero. Si forma a seguito della mancata unione dei corni di Muller. Di conseguenza uno dei due non si sviluppa o si sviluppa in modo ridotto, congiungendosi o meno, a seconda dei casi, al resto dell’utero. Questo, in definitiva, resterà “dimezzato”, e si avrà una sola ovaia e una sola tuba.
L'utero unicorne in genere non dà sintomi. Può dare forti dolori mestruali se l’eventuale abbozzo del secondo corno non è collegato alla vagina e dunque il sangue mestruale non sfocia all'esterno. Viene diagnosticato durante accertamenti per infertilità o quando si verificano aborti spontanei ripetuti. La diagnosi si fa tramite ecografia o laparoscopia.
Non è chiaro perché l’utero unicorne causi infertilità ma le donne che hanno questa malformazione rimangono gravide con molte difficoltà e solo il 40% di queste riesce a portare a termine la gravidanza.
La terapia consiste nell'asportare chirurgicamente l’eventuale secondo corno. L’intervento infatti si attua qualora i dolori mestruali siano di forte intensità o allorché il ginecologo ritenga opportuno aumentare le possibilità della donna di rimanere gravida e non andare incontro a parti eccessivamente prematuri. Durante la gravidanza comunque è richiesto il cerchiaggio del collo dell'utero associato a farmaci che inibiscono le contrazioni uterine.

< Prec. | Succ. > |
---|