
Le MGF sono praticate secondo un rapporto del 2000 dell’OMS in 28 paesi africani, nel Medio Oriente e nel Sud Est Asiatico. Tuttavia donne che hanno subito questa pratica si trovano anche in Europa, Canada, USA ed Australia per il crescente spostamento di individui e comunità nel mondo. Ad esempio il Dr. Powell ed i suoi collaboratori in una ricerca del 2002 riferirono che nel Regno Unito ben 86mila donne erano portatrici di MGF.
Secondo l’OMS le Mutilazioni Genitali Femminili si definiscono come tutte quelle procedure che implicano la rimozione totale o parziale dei genitali esterni femminili oppure che provocano danni ad essi per motivi culturali, religiosi o altri a carattere non terapeutico. Queste procedure danneggiano spesso le funzioni sessuali e riproduttive della donna e talvolta anche la funzione di urinare normalmente
Secondo gli studi di Momoh pubblicati nel 2003 appare evidente che le MGF sono pratiche radicate profondamente nella cultura e nella tradizione costituendone le basi per la loro stessa sopravvivenza. Le MGF possono essere anche viste addirittura come un atto di amore o un rito di passaggio da parte delle comunità che le praticano. In realtà sono da mettersi in relazione ad una forma di controllo delle donne e delle loro sessualità, a motivazioni religiose, ad alcune idee di igiene, femminilità ed estetica ed a pressioni sociali nonché a varie aspettative.
Molte donne e ragazze muoiono per gli effetti a breve termine prodotti dalle pratiche di MGF come emorragie, shock ed infezioni. Molte di loro inoltre soffrono per tutta la vita a causa delle numerose disabilità che ne conseguono e possono morire per infezioni vaginali o urinarie ricorrenti. Dolore ed infertilità sono altre frequenti conseguenze delle MGF
Le MGF vengono in genere eseguite in un’età variabile tra pochi giorni e l’adolescenza o anche dopo una maternità precoce. L’età più frequentemente scelta è quella compresa tra i sei ed i dieci anni. La pratica viene eseguita spesso in condizioni di luce scarsa, senza anestesia e con l’uso di lamette, coltelli, pezzi di vetro o strumenti non chirurgici spesso riutilizzati.
I tipi di MGF sono stati classificati dall’OMS in precise categorie:
TIPO 1 Escissione del prepuzio ( zona di cute retraibile che ricopre una parte del clitoride), con o senza l’asportazione di parte o di tutto il clitoride Diagramma 1
TIPO 2 Escissione del clitoride con asportazione parziale o totale delle piccole labbra Diagramma 2
TIPO 3 Escissione di una parte o di tutti i genitali esterni e chiusura o restringimento dell’ingresso in vagina ( ciò che viene denominato infibulazione altrimenti conosciuta come circoncisione faraonica) Diagramma 3
TIPO 4 Punture, perforazioni o incisioni del clitoride o delle labbra; allungamento per trazione del clitoride o delle labbra; cauterizzazione mediante bruciatura del clitoride e del tessuto circostante; abrasione del tessuto intorno all’orifizio vaginale o incisione della vagina; introduzione in vagina di sostanze corrosive o vegetali allo scopo di provocare sanguinamento o restringimenti della vagina stessa.
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